mercoledì 16 gennaio 2013

... e decisi di andare a fare due passi.

Dall'archivio delle prove di scrittura. Per chi ha voglia di immaginare il seguito

Un giorno, mentre preparavo il materiale per un corso, ebbi un’illuminazione. Stavo leggendo una teoria scientifica e la stavo integrando col principio enunciato da un giovane ricercatore di un’università americana. In altre parole, stavo collegando due concetti, pensando che fossero la stessa cosa detta in due modi diversi. Ero contento di aver trovato due spiegazioni della stessa cosa, pensando che mi sarebbero state utili con i miei allievi. Poi, però, ebbi, per l’appunto, un’illuminazione. Lessi con più attenzione la prima teoria e mi resi conto che non l’avevo capita fino in fondo. Essa conteneva ben più di un principio teorico, essa conteneva un metodo.
La confrontai con la seconda – quella che credevo la ribadisse e la confermasse – e mi accorsi che i due principi si riferivano ad argomenti diversi, che io avevo erroneamente sovrapposto e confuso. Inizialmente rimasi sorpreso dalla evidenza con cui, dopo quel momento rivelatore, le due cose mi apparivano distinte. Poi mi sentii irritato per la faciloneria con cui ero stato sul punto di trarre in inganno, seppur involontariamente, i miei studenti. Archiviai il documento della lezione e decisi di andare a fare due passi.

[...]


Nessun commento:

Posta un commento