mercoledì 11 gennaio 2012

Chi mi aiuta a finirlo?


Quando Andrea quella sera rincasò, si rese conto subito che qualcosa non andava. La casa era in ordine, troppo in ordine, a parte un maglioncino turchese evidentemente scivolato sul tappeto. Il profumo dolce di Gisa aleggiava nel soggiorno. “Gisa!”, chiamò. Silenzio.
Non le aveva chiesto spiegazioni, la mattina dopo. Tutte le domande gli erano rimaste in gola. Perché si era allontanata senza avvisare? Perché aveva tenuto il cellulare spento per tutta la notte? Perché aveva lasciato il bambino da Cosima, la vicina, con la promessa (non mantenuta) di tornare a prenderlo dopo mezz’ora?
Dalle sette di sera alle cinque del mattino, Gisa non aveva dato più notizie di sé. All’alba era rientrata, aveva raccolto il maglioncino dal tappeto e lo aveva appoggiato a una sedia. Aveva i capelli spettinati e le guance accese di un bel colorito.
Nelle settimane che seguirono, Gisa sembrò stare meglio. Sorrideva di più, era diventata più affettuosa. Ma nei mesi successivi tornò ad assentarsi per alcune ore, di notte, una o due volte alla settimana. Al sorgere del sole Andrea la sentiva rientrare. Fingeva di dormire e la sentiva infilarsi sotto le lenzuola. E al mattino la guardava a lungo, immersa nel sonno. Le guance rosee, ancora fresche di brezza notturna. Andrea pensava che era misteriosa e bella come quando l’aveva conosciuta. Ma era ancora sua? La gelosia dei primi tempi in cui erano stati insieme tornò a mordere.
Una sera, decise di seguire sua moglie.

 

1 commento:

  1. salì sull'auto ma non ebbe il coraggio di mettere in atto ciò che aveva pensato. Accese la solita
    sigaretta, la nebbia quella sera era forte " guido e penso che è un po’ una metafora della vita, sai che devi andare
    avanti, ma non sai che cosa c’è dopo e il buon senso ti dice di andare piano per questo, procedere molto
    prudentemente. Solo che il rischio è che a forza di procedere lentamente ti fermi del tutto, c'è un ingorgo nei miei
    pensieri stasera poi... mi manchi da morire. Ho cercato e ricercato. volevo una poesia che potesse spiegare,
    raccontare l'emozione di un profumo, la tenerezza di uno sguardo, il mare in tempesta dentro l'anima, ma non
    l'ho trovata. Forse le parole di un poeta vero sarebbero giunte dove le mie non sono arrivate .Chi sono, ancora
    oggi alla mia età continuo a chiedermelo una cosa è sicura la mia sensibilità non mi ha mai aiutato fossi stato più
    cinico non sarei oggi a chiedermi il perché ........

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