Oggi e per le prossime sei settimane condividerò le mie riflessioni in proposito con i lettori di questo blog.
Il tema è solo in apparenza distante dai motivi consueti di "Eppur si scrive". Esistono molti aspetti comuni allo scrivere e al fare scienza, credo. Lavoro quotidiano, talento, curiosità, passione, tenacia e creatività sono alcuni di questi.
Grazie al Prof. Erasmo Recami, fisico e storico della fisica, per avermi guidato con sapienza e gentilezza nella lettura degli epistolari, delle testimonianze e dei documenti relativi alla vicenda Majorana.
Giuliana Salerno
***
Il nucleo denso del
caso Majorana (puntata 1 di 7)
Molto è stato scritto e detto sul caso di Ettore Majorana.
Cospicua è, infatti, la produzione libraria, giornalistica e audiovisiva sulla
vicenda del giovane e geniale fisico di Catania di cui si persero le tracce il
26 marzo 1938, quando spedì da Palermo l’ultima lettera – quella al Direttore
dell’Istituto di Fisica dell’Università di Napoli, Antonio Carrelli – di cui si
abbia, ancora oggi, notizia.
Molto cimento, dunque, su una questione che nell’arco di
settant’anni ha suscitato periodiche ondate di interesse. La vicenda di Majorana, per la quantità di ipotesi che ne sono scaturite, e solo per quella, richiama alla mente il caso della Mary Celeste, il brigantino che nel 1872 fu avvistato da un’altra nave mentre andava alla deriva tra le coste portoghesi e le isole Azzorre. La spedizione inviata a bordo accertò che
Non c’è ovviamente alcun nesso logico tra il caso di Ettore Majorana e quello della Mary Celeste, che sono accomunati solo dalla suggestione creata dalla mancanza, ad oggi, di spiegazioni definitive sulla sparizione di persone; e dal conseguente proliferare di tentativi di ricostruire l’accaduto.
Quando qualcuno scompare lasciando dietro di sé, in modo intenzionale o meno, tracce che a un certo punto s’interrompono, dà l’avvio a elucubrazioni e indagini che spesso rimarranno imperfette, incompiute, insoddisfacenti.
Per tornare al caso Majorana, le diverse ipotesi (e menzioniamo qui solo le due che ci appaiono più credibili: quella del suicidio e quella del “ritiro”, ovvero della scelta deliberata di condurre una vita appartata) sono, per l’appunto, pure congetture. (Continua…)

Nessun commento:
Posta un commento