lunedì 10 ottobre 2011

Il caso Majorana, se ne parla mercoledì

“La scienza, come la poesia, si sa che sta ad un passo dalla follia.”

Da La scomparsa di Majorana, Leonardo Sciascia

«Majorana aveva però un carattere strano: era eccessivamente timido e chiuso in sé. La mattina, nell'andare in tram all'Istituto, si metteva a pensare con la fronte accigliata. Gli veniva in mente una idea nuova, o la soluzione di un problema difficile, o la spiegazione di certi risultati sperimentali che erano sembrati incomprensibili: si frugava le tasche, ne estraeva una matita e un pacchetto di sigarette su cui scarabocchiava formule complicate. Sceso dal tram se ne andava tutto assorto, col capo chino e un gran ciuffo di capelli neri e scarruffati spioventi sugli occhi. Arrivato all'Istituto cercava di Fermi o di Rasetti e, pacchetto di sigarette alla mano, spiegava la sua idea.»

 È il ritratto che di Ettore Majorana*, fisico e teorico italiano scomparso misteriosamente nel 1938, fa Laura Fermi, moglie del premio Nobel per la fisica Enrico e autrice di un libro dal titolo significativo: Atoms in the Family – My Life with Enrico Fermi.

 “Ettore Majorana, vita e opere del maggior fisico teorico italiano del XX secolo”, è invece il titolo della conferenza che il prof. Erasmo Recami** terrà a Treviglio, per BergamoScienza, il 12 ottobre presso il Teatro Filodrammatici dalle 21.00 alle 22.30.

Domanda numero 1: chi viene?

Domanda numero 2: conoscete La scomparsa di Majorana di Leonardo Sciascia?

Io l’ho letto una decina d’anni fa e spero di riuscire a rileggerlo prima di dopodomani. Il volume è del 1975: mi piace sempre prendere nota dei libri scritti quando avevo solo pochi anni (o pochi mesi!). In questo caso amo pensare che mentre sgambettavo e iniziavo a prendere coscienza di me, a pochi chilometri di distanza un autore grande come Sciascia seguiva il filo della sua indagine: nel chiuso di una biblioteca, a sfogliare archivi, o a passeggio in un viale alberato, a sviluppare le congetture che avrebbe poi riversato nei libri che ci ha lasciato (come dimenticare Todo Modo e Una storia semplice?)

Ettore Majorana è stato un brillante fisico teorico italiano del XX secolo. Enrico Fermi, di cui era un collaboratore, lo paragonò a “geni quali Galileo e Newton”. La sua figura, tuttavia, è nota soprattutto per il mistero che avvolse la sua scomparsa, avvenuta a soli 31 anni.

Nel suo volume di un centinaio di pagine, Sciascia indaga gli eventi che precedettero la sparizione del giovane fisico e commenta i possibili esiti della vicenda che gli toccò. Sarebbe tortuoso provare a ricostruire qui la scia di polemiche suscitate, tra scienziati e letterati, dal lavoro di Sciascia; sarà dunque molto interessante ascoltare l’intervento di Erasmo Recami, da anni impegnato in una ricerca storica e documentale su Majorana e autore di un volume su cui spero di mettere le mani a breve:

 Il caso Majorana. Epistolario, documenti, testimonianze, di Erasmo Recami, edito da Di Renzo nel 2008.

Intanto mi limito a riportare da internet un commento a questo testo, a firma del giornalista scientifico Fausto D’Aprile:

 “[…] Ciò che emerge dai lavori scientifici di Majorana è la riconosciuta capacità di penetrare nella sostanza dei fenomeni fisici, leggendovi eleganti simmetrie e nuove potenti strutture matematiche capaci di portare alla scoperta di raffinate leggi fisiche. La sua acutezza di ingegno lo portava a vedere o immaginare più di ogni altro collega studioso; ad essere di fatto un pioniere in campo scientifico.

Scritti epistolari, documenti e talune testimonianze presenti nel libro, confermano le eccezionali doti di ingegno di Majorana ricercatore, e al tempo stesso la sua delicata quanto complessa spiritualità umana.

 Testimonianze come quella del celebre fisico Rudolf Peierls, che lo conobbe nei primi anni trenta, garantiscono sul sincero antifascismo di Majorana […]
 
Nuovi documenti raccolti da Recami rivelano che Majorana molto probabilmente se ne andò in Argentina, forse proprio dalle parti di Buenos Aires; ciò parrebbe anche da alcune attendibili testimonianze che l'Autore presenta nella sua instancabile ricerca storica. Un lavoro accurato, questo, che accompagna il lettore nel farsi per proprio conto un'idea verosimile circa il ‘mistero Majorana’ ”.

Ho voglia di saperne di più su quest’uomo dall’intelligenza fuori dall’ordinario. Mi piacerebbe sapere come lavorava, come passava le sue giornate, quanta ispirazione traeva dal suo lavoro, qual era il suo modo di concentrarsi.

Mercoledì a teatro, allora!

Giuliana Salerno

* Ettore Majorana (Catania, 5 agosto 1906 - ? 27 marzo 1938) è stato un fisico teorico italiano. Le sue opere più importanti hanno riguardato la fisica nucleare e la meccanica quantistica relativistica, con particolari applicazioni nella teoria dei neutrini (!!! punti esclamativi e grassetto miei, G.S.). La sua scomparsa ha suscitato, dalla primavera del 1938 fino ad oggi, continue speculazioni sia riguardo il possibile suicidio, sia riguardo le sue motivazioni.
(Fonte: Wikipedia)


 **Erasmo Recami (Milano, 1939), fisico italiano. Docente di fisica, attualmente insegna presso la facoltà di ingegneria dell’Università degli studi di Bergamo.
Da anni è impegnato in ricerche sulla relatività speciale, sulla meccanica quantistica, sulla storia della fisica, sulla matematica applicata, sulla fisica delle particelle elementari, sulla fisica nucleare, sulle relazioni tra micro e macro-universi e sulla relatività generale.

(Fonte: Wikipedia)


                           Trafiletto apparso sulla Domenica del corriere, 1938

Nessun commento:

Posta un commento