giovedì 3 novembre 2011

Scrivere un dialogo

Alcune questioni da porsi per scrivere un dialogo che sia… risonante.
 
Che cosa è successo prima? Che cosa sa il lettore? Cosa si aspetta? Perché dovrebbe trovare il dialogo interessante? 

Di chi è il punto di vista principale?

Quale personaggio è in vantaggio sull’altro o sugli altri?

Di quali informazioni sono in possesso i personaggi? C’è qualcuno che ne sa più degli altri? Che uso farà di quelle informazioni?

Quali sono gli effetti “speciali” che hai a disposizione per generare interesse e suspense? Movimenti, sguardi, gesti? Frasi lasciate a metà?  

Quanto dura ogni battuta? È credibile che un personaggio parli cinque minuti di fila? O è opportuno “spezzare”?

Uno stesso concetto è rimarcato più volte? È preferibile lasciare il testo così o sarebbe meglio evitare ripetizioni?

Ci sono momenti di silenzio? Sono funzionali alla buona riuscita del dialogo?

Prima di far parlare i tuoi personaggi, ti sei messo nei loro panni? Sai a cosa stanno pensando? Sai cosa provano? Qual è il loro atteggiamento verso la vita? E in questa specifica circostanza?

Quanto tempo deve passare perché si arrivi al punto? Troppo? In tal caso, forbici!

Gli stati d’animo sono “descritti” o sono “sentiti”? Da cosa si capisce che un personaggio prova ansia, rancore, dolore, gioia? Sei riuscito a far esprimere dei sentimenti senza chiamarli per nome? Ci sono dei conflitti? Vengono a galla o restano sommersi? E come?

Hai riletto ad alta voce? Sei stato troppo letterario, troppo profondo? È forse il caso di tagliare, cancellare, riscrivere?


Giuliana Salerno



Nessun commento:

Posta un commento