domenica 27 novembre 2011

Giulio Mozzi

Vale la pena fare qualche chilometro in più su una strada incerta, se sai che all’arrivo ti aspetta un abbraccio di parole calde che durerà un’ora e mezzo.
Sentivo che l’incontro con lo scrittore Giulio Mozzi sarebbe stato speciale. Lo prevedevo per quello che di lui (e di suo) avevo letto in rete, sul bollettino di scritture Vibrisse (http://vibrisse.wordpress.com) e per quanto avevo potuto vedere e ascoltare dalla sua voce (sul canale Iprase di YouTube - qui - è disponibile un prezioso videocorso di narrazione).
Ma non potevo intuire che la serata con Mozzi organizzata da Raul Montanari, direttore artistico del Festival dei narratori italiani “Presente Prossimo”, mi avrebbe lasciato una così forte impressione.
Impossibile riprodurre qui, neanche in frammenti, la limpidezza dei gesti e delle parole (e aggiungo dentro di me, pur non potendolo dimostrare: delle intenzioni e dei pensieri) di Giulio Mozzi.
Come era ovvio aspettarsi, si è parlato di leggere e scrivere. Del perché sarebbe spesso opportuno non scrivere. Di chi scrive pur non leggendo, simile a chi “vuole essere amato senza amare”. Dei danni incalcolabili del non leggere. Della Felicità terrena (Einaudi) e del Male naturale (Laurana), che tutti abbiamo incontrato o anche solo sfiorato… e che ora mi aspettano sul comodino.
Grazie a Giuliana Annesi e ad Anna Martinenghi, impareggiabili compagne di brigata.
Ci vediamo a Treviglio il 2 dicembre, qui.

Giuliana Salerno


3 commenti:

  1. mmmmmm, che invidia, mannaggia!!!!!
    (ma ci vediamo venerdì...intanto rileggo Pinocchio)
    a presto
    Dany

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  2. Sarebbe valsa la pena anche solo per la compagnia piacevolissima e per il viaggio avventuroso, pieno di dossi e di incertezze! Mozzi mi ha colpito molto, come scrittore, come persona e come personaggio. Parole, silenzi ed espressioni del viso di grande impatto. Un'esperienza che mi ha fatto bene. Grazie Giuliana e Annn(n)a.

    Giuliana Annesi

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