Colta in castagna proprio dalla nostra guida linguistico-spirituale Beppe Severgnini. Scivolata sull’infida pozzangherina dell’“anche no” (v. finale del post “Biografia di Giuliana Salerno”).
“Siamo il Paese dell’‘anche no’”, osserva Severgnini. “‘Anche no’ è una di quelle espressioni che si infilano come gas nelle nostre vite. Se non abbiamo la maschera linguistica antigas, rimaniamo intossicati. È accaduto in passato con ‘un attimino’, è accaduto con ‘piuttosto che’, è accaduto negli ultimi anni con ‘assolutamente sì’ e con ‘straordinario’. ‘Anche no’ fa parte di questa categoria; è ancora un bambino, è un virus piccolino, ma è un virus”.
A questo link trovate il video del circostanziato “smontaggio”:
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In ultima battuta, faccio buon viso a cattivo gioco e preciso che sono immune ai virus linguistici in quanto destituiti di ogni fondamento. Io scendo in campo contro la pigrizia linguistica e soprattutto non faccio mai di tutta l’erba un fascio. Se poi qualcuno vuole gettare benzina sul fuoco, stia in campana, perché lo aspetto al varco: voglio proprio vedere se si divertirà ancora a cercare il pelo nell’uovo e a mettere i puntini sulle i. E poi, chi l’ha detto che la minestra riscaldata non è né carne né pesce? Assolutamente straordinaria, rispondo io cambiando decisamente argomento, e poi meglio un uovo oggi che una gallina domani. Garantito al limone, italiani brava gente, io non parlo per frasi fatte. Ma anche sì.
Giuliana Salerno
MITICA.
RispondiEliminaNon lo seguo sempre, oggi mi è capitato e ti ho pensata, sghignazzando. Non ho osato dirti nulla, certa che non ti sarebbe sfuggito :-)
RispondiEliminaGiuliana A.